Interessi di ricerca
Il settore scientifico disciplinare in cui sono abilitato è Pedagogia generale e sociale (PAED/01-A).
I miei interessi di ricerca riguardano principalmente il rapporto tra educazione critica, democrazia, comunicazione dialogica e inclusione sociale, con particolare attenzione alla dimensione comparata tra modelli pedagogici internazionali. Ho svolto ricerche a São Paulo, Brasile, e a Valladolid, Spagna, occupandomi di pedagogia sociale e intercultura. In questo quadro, svolgo attività di ricerca ad ampio raggio su:
- la pedagogia e l’opera di Paulo Freire, su cui ho scritto monografie e saggi;
- il rapporto tra patrimonio culturale e formazione della cittadinanza, nei suoi elementi pedagogici, giuridici e politico-sociali, oggetto del mio corso all’Università di Roma “Tor Vergata” dal 2017;
- il ruolo delle biblioteche pubbliche, di ogni livello, nella formazione di una cittadinanza attiva attraverso l’aggregazione e l’azione culturale radicata nel territorio;
- le prospettive etiche e inclusive legate a una visione organica del fenomeno turistico, oltre la visione prettamente economica e organizzativa;
- la filosofia e l’evoluzione storico-sociale dell’educazione, approfondendo i temi della crescita formativa della persona e dei modelli di formazione che, a tal fine, possono consentire il superamento di modalità di indottrinamento mnemonico attraverso l’educazione dialogica e l’integrazione di ambiti educativi formali, non formali ed informali;
- sul rapporto tra tecnologia e partecipazione della cittadinanza nella smart city, nonché le questioni socio-politiche inerenti alla globalizzazione, nel solco delle grandi figure della pedagogia internazionale del Novecento. Miei autori principali di riferimento, omaggiati nel header del sito, sono Anton S. Makarenko, Paulo Freire, Maria Montessori e John Dewey; altri autori e autrici, tra i molti, che prendo come riferimento sono Lev Vigotskij, Jerome Bruner, Emilia Ferreiro, Niklas Luhmann, Edgar Morin, don Lorenzo Milani, Aldo Visalberghi, Ivan Illich (la cui idea di “reti educative” è uno dei prodromi per l’educazione reticolare), Giovanni Gentile, Antonio Gramsci e altre figure da differenti ambiti.
Altri interessi riguardano:
- la formazione delle dottrine politiche,
- l’applicazione della psicologia e della sociologia ai processi educativi,
- la costruzione narrativa della cultura e dell’identità,
- il giornalismo come deontologia e “quarto potere” (responsabilità di informazione, comunicazione e investigazione).